Venerdì 29 settembre 2023 Vi è stata anche in Italia la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, unico evento pubblico a livello europeo che promuove la diffusione della cultura
scientifica. Giochi, spettacoli, approfondimenti, laboratori aperti tutti, esperimenti dal vivo: sono centinaia le piazze di tutto il Paese che saranno animate per la Notte della Ricerca con
l’obiettivo di far conoscere, in modo divertente e stimolante, il mestiere del ricercatore e le eccellenze della ricerca, e così aumentare l’interesse dei giovani per le carriere scientifiche.

Nell’ambito dell’evoluzione tecnologica, il campo della robotica ha compiuto passi da gigante, portando alla creazione di soluzioni intelligenti e versatili. Un esempio avvincente di questa innovazione è rappresentato dalla realizzazione di un’applicazione robotizzata che impiega il nostro robot collaborativo per risolvere il Cubo di Rubik, sfruttando la visione 3D.

Il progetto in questione è stato sviluppato dall’impiegato Matteo Tagliavini, studente magistrale di ingegneria informatica.

L’implementazione è avvenuta in diverse fasi.

Fase 1: Identificazione del Cubo

Il processo inizia con il robot collaborativo che utilizza il suo sistema di visione 3D per identificare il Cubo di Rubik posizionato su una superficie di lavoro. La visione avanzata consente al robot di riconoscere i colori e la disposizione attuale dei cubetti.

Fase 2: Posizionamento e Movimenti Precisi

Una volta identificato il Cubo di Rubik, il robot collaborativo lo posiziona accuratamente in un supporto fissato al piano. Questo supporto garantisce stabilità durante l’esecuzione delle mosse e permette al robot di manipolare il Cubo con precisione.

Fase 3: Risoluzione del Cubo

Il robot collaborativo inizia quindi a eseguire le mosse necessarie per risolvere il Cubo di Rubik. Grazie alla programmazione avanzata e alla capacità di apprendimento automatico, il robot è in grado di determinare la sequenza ottimale di mosse per portare il Cubo alla sua configurazione risolta.

Fase 4: Ripresa della Configurazione Risolta

Una volta completata la risoluzione del Cubo, il robot collaborativo lo riprende con il suo sistema di visione 3D per verificare che tutte le facce siano correttamente allineate. Questo passo garantisce una risoluzione accurata e permette al robot di correggere eventuali errori.

In conclusione, l’applicazione robotizzata per risolvere il Cubo di Rubik con un robot collaborativo dimostra come la combinazione di tecnologie avanzate possa portare a risultati straordinari, ridefinendo il concetto di automazione intelligente e aprendo nuovi orizzonti nel mondo della robotica.